Il giorno seguente, la malvagia polizia non aveva nessun’altra strategia da provare. Mi minacciarono dicendo: “Non dirai niente? Allora ti metteremo in prigione!” In seguito, mi mandarono in un centro di detenzione. Al centro di detenzione, la polizia malvagia continuò ad usare ogni metodo di tortura su di me e spesso incitava gli altri prigionieri a picchiarmi. Nel freddo gelido dell’inverno, ordinarono ai prigionieri di versarmi addosso secchi di acqua gelata, obbligandomi a fare una doccia fredda. Tremavo di freddo dalla testa ai piedi. Qui, i prigionieri erano macchine fabbrica-soldi per il governo e non avevano nessun diritto legale. Non avevano altra scelta che sopportare di essere spremuti e sfruttati come schiavi. La prigione mi obbligava a stampare tutto il giorno banconote usate come olocausto per i morti, e la notte facevo lo straordinario. Se mi fermavo per riposare, veniva qualcuno a ricoprirmi di botte. Inizialmente, stabilirono come regola che dovessi stampare 2000 banconote al giorno, successivamente aumentarono a 2800 al giorno, e infine a 3000. Una quantità simile era impossibile da completare per una persona esperta, figuriamoci per una persona inesperta come me. Infatti, lo facevano apposta perché così, non riuscendo a completare tutto, avevano la scusa per tormentarmi e distruggermi. Finché non avessi raggiunto la quota, la malvagia polizia mi avrebbe messo delle catene, pesanti oltre 5 chili, intorno alle gambe e legarmi mani e piedi con dei ceppi. Tutto quello che riuscivo a fare era starmene seduto, piegare la testa e torcere il busto, non ero in grado di muovermi diversamente. Inoltre, questa polizia disumana e insensibile non chiedeva, né si preoccupava, delle mie necessità di base. Sebbene il gabinetto fosse nella cella, non ero affatto in grado di camminare e usarlo; potevo soltanto implorare i miei compagni di cella di mettermici sopra. Se erano dei prigionieri leggermente migliori, mi tiravano su; se nessuno mi aiutava, non avevo altra scelta che defecare nei pantaloni. Il momento più doloroso era l’ora dei pasti, perché avevo le mani e i piedi ammanettati insieme. Potevo soltanto abbassare la testa con tutta la mia forza e alzare le mani e i piedi. Era l’unico modo per mettere in bocca un panino. Sprecavo un gran quantitativo di energia ad ogni boccone. I ceppi mi sfregavano le mani e i piedi causandomi immenso dolore. Dopo tanto tempo, ai polsi e alle caviglie mi vennero delle callosità nere e lucide. Spesso non riuscivo a mangiare quando ero rinchiuso, e, raramente, i prigionieri mi davano due piccoli panini. Il più delle volte si mangiavano la mia porzione e tutto quello che ottenevo era lo stomaco vuoto. Ricevevo sempre meno acqua; inizialmente, ad ognuno venivano date solo due scodelle d’acqua al giorno, ma essendo rinchiuso e non potendomi muovere, di rado riuscivo a bere un po’ d’acqua. Il tormento disumano era indicibile. In totale, l’ho patito quattro volte e ogni volta venivo rinchiuso per un minimo di tre giorni e un massimo di otto. Ogni volta che la fame era difficile da sopportare, pensavo alle parole di Dio pronunciate in passato: “
Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4). Gradualmente, iniziai a comprendere che Dio vuole “
trasformare le parole in vita” su di me attraverso le afflizioni di Satana. Nel comprendere la volontà di Dio, il mio cuore fu liberato e Lo pregai in pace cercando di capire le Sue parole. Senza volerlo, non sentivo più tanto dolore né fame. Questo mi fece veramente sentire che la parola di Dio è la verità, la via e la vita ed è sicuramente il fondamento su cui fare affidamento per sopravvivere. Inoltre, la mia fede in Dio inconsciamente aumentò. Ricordo che una volta la polizia carceraria mi perseguitò e ammanettò intenzionalmente. Per tre giorni e tre notti non bevvi una goccia d’acqua. Il prigioniero ammanettato accanto a me disse: “C’è stato un giovane che è stato ammanettato ed è morto di fame in questo modo. Ho visto che non mangi niente da diversi giorni eppure sei ancora così su di morale”. Nel sentire queste parole, pensai che sebbene non avessi mangiato né bevuto niente per tre giorni e tre notti, non sentivo il disagio della fame. Percepii profondamente che era il potere della vita nelle parole di Dio che mi sosteneva e mi faceva vedere veramente Dio che mi appariva nelle Sue parole. Il mio cuore era continuamente agitato; in questo luogo di sofferenza, fui veramente capace di sperimentare la realtà della verità che “
Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio”. Questa è veramente la ricchezza più preziosa della vita che Dio mi ha concesso, ed è anche il mio unico dono. Inoltre, non lo avrei mai potuto ottenere in una situazione in cui non mi fossi dovuto preoccupare del cibo o dei vestiti. Ora, la mia sofferenza aveva maggiore significato e valore! In quel momento, non potei evitare di pensare alle Parole di Dio: “
Ciò che avete ereditato oggi supera quello che hanno ricevuto gli apostoli e i profeti di tutte le epoche ed è maggiore persino di ciò che hanno ricevuto Pietro e Mosè. Non si possono ricevere le benedizioni in uno o due giorni; vanno guadagnate con molto sacrificio. In altre parole, dovete avere un amore raffinato, una grande fede e le molte verità che Dio vi chiede di raggiungere; inoltre, dovete essere in grado di volgere lo sguardo alla giustizia e non essere mai intimiditi o sottomessi, e amare costantemente e incessantemente Dio. Vi viene chiesto di essere decisi, come pure di cambiare la vostra indole di vita; occorre correggere la vostra corruzione e dovete accettare tutto ciò che Dio vi ordina senza lamentarvi, e sapere persino essere obbedienti fino alla morte. Questo è quanto dovete conseguire. Questo è lo scopo finale di Dio e ciò che Egli esige da questo gruppo di persone” (“Il lavoro di Dio è così semplice come crede l’uomo?” in La Parola appare nella carne). Nel cercare di comprendere le parole di Dio, riconobbi che dopo la sofferenza e le prove arrivano le Sue benedizioni e queste sono la Sua più pratica concessione e irrigazione di vita per me. Ora, sebbene le parole che Dio mi ha dato abbiano superato generazioni di santi, ho ancora bisogno di avere fede e perseveranza per essere inflessibile nella prova e nella tribolazione, in modo da sottostare alle disposizioni di Dio e ricevere la Sua salvezza. A quel punto, sarò in grado di penetrare nella realtà della parola di Dio e vedere le Sue azioni miracolose. Se non fosse per il prezzo di questa difficoltà, non sarei degno di ricevere le promesse e le benedizioni di Dio. L’illuminazione delle parole di Dio mi portò ad essere più deciso e potente dentro; presi una decisione: cooperare diligentemente con Dio e soddisfare le Sue richieste nel mezzo di questo luogo di dolore, rendendo testimonianza per Lui, così da avere il raccolto più grande possibile.
Un mese dopo, la polizia del Partito Comunista Cinese mi accusò di “essere sospettato di disturbare l’ordine sociale e di distruggere l’applicazione della legge”: fui condannato a un anno di rieducazione attraverso il lavoro. Quando entrai nel campo di lavoro, la malvagia polizia sparse voci e sciocchezze tra i prigionieri, dicendo che ero un credente in Dio Onnipotente, che è peggio dell’omicidio e della rapina, e li incitarono a perseguitarmi. Perciò, spesso venivo picchiato e messo in situazioni difficili dai prigionieri senza alcuna ragione. Questo mi fece capire veramente che la Cina è un inferno vivente saldamente controllato da Satana, il demone. È buio in ogni angolo e a nessuna luce è permesso di esistere; semplicemente non c’è posto in cui vivere per i credenti in Dio Onnipotente. Durante il giorno, la malvagia polizia mi costringeva a lavorare in un laboratorio. Se non raggiungevo la mia quota, lasciavano che i prigionieri mi picchiassero quando tornavo nella mia cella, dicendo: “Uccidi il pollo per spaventare la scimmia”. Quando stavo nel laboratorio a contare sacchi, ne dovevo contare 100 e legarli insieme. Immancabilmente i prigionieri venivano e prendevano intenzionalmente uno o più sacchi, tra quelli che avevo contato, per poi dire che non avevo contato bene e cogliere l’occasione per prendermi a calci e pugni. Quando la guardia vedeva che mi picchiavano, veniva e ipocritamente mi chiedeva che cosa stesse accadendo e i prigionieri presentavano false prove, secondo le quali non avevo contato abbastanza sacchi. Quindi mi toccava sopportare una raffica di critiche severe da parte della guardia. In aggiunta, mi ordinavano di memorizzare le “regole di condotta” ogni mattina, e se non le memorizzavo, venivo picchiato. Mi costringevano anche a cantare canzoni che elogiavano il partito comunista. Se vedevano che non cantavo o che non muovevo le labbra, di notte puntualmente mi picchiavano. Mi punivano anche facendomi pulire il pavimento, e se non pulivo come volevano loro, allora mi picchiavano con violenza. Una volta, alcuni prigionieri improvvisamente iniziarono a colpirmi e a prendermi a calci. Dopo avermi picchiato, mi chiesero: “Giovanotto, lo sai perché sei stato picchiato? Perché non ti sei alzato e non hai salutato la guardia quando è entrata!” Ogni volta che mi picchiavano, mi arrabbiavo ma non osavo dire nulla; potevo soltanto piangere e pregare Dio in silenzio, parlandoGli del rancore e risentimento nel mio cuore a causa di questo posto senza legge e irrazionale. Non c’era razionalità qui, c’era solo violenza. Non c’erano persone qui, ma solo folli demoni e scorpioni. Sentivo così tanto dolore e pressione nel vivere in questa condizione; non volevo restare un minuto di più. Ogni volta che cadevo in una condizione di debolezza e dolore, pensavo alle parole di Dio Onnipotente: “
Avete mai accettato le benedizioni che vi sono state date? Avete mai ricercato le promesse che vi sono state fatte? Sotto la guida della Mia luce spezzerete certamente la stretta mortale delle forze dell’oscurità. Nel mezzo delle tenebre, sicuramente non perderete la luce che vi guida. Signoreggerete sicuramente il creato. Sarete senz’altro vittoriosi davanti a Satana. Durante la caduta del regno del gran dragone rosso, sicuramente vi alzerete tra le innumerevoli moltitudini, per testimoniare la Mia vittoria. Sarete senza dubbio decisi e risoluti nella terra di Sinim. Tramite le sofferenze che sopportate, erediterete i doni che giungono attraverso di Me e irradierete l’intero universo con la Mia gloria” (“Il diciannovesimo discorso” dei Discorsi di Dio all’intero universo in La Parola appare nella carne). Le parole di Dio mi incoraggiavano. A prescindere se ciò che Dio mi stava facendo fosse una grazia e una benedizione o una prova e un raffinamento, era tutto per provvedere a me e alla mia salvezza; questa situazione stava mettendo la verità dentro di me e faceva della verità la mia vita. Oggi, Dio ha permesso a questa tribolazione e persecuzione di venire su di me. Sebbene mi abbia causato molta sofferenza, mi ha permesso di sperimentare veramente che Dio è con me; mi ha fatto godere veramente le parole di Dio divenute il pane della mia vita, la lampada ai miei piedi e la luce sul mio sentiero, guidandomi passo dopo passo attraverso questo oscuro buco infernale. Questo è l’amore e la protezione di Dio di cui ho goduto e che ho ricevuto durante il processo della mia sofferenza. In quel momento, ero in grado di capire che ero così cieco, egoista e persino avido. Nel credere in Dio, sapevo soltanto godere della Sua grazia e delle Sue benedizioni e non cercavo minimamente la verità e la vita. Per una volta che la mia carne pativa una piccola difficoltà, avrei piagnucolato incessantemente; semplicemente non osservavo la volontà di Dio e non cercavo di capire la Sua opera. Ero solito fare sempre in modo che Dio sentisse dolore e pena per me. Ero davvero privo di coscienza! Nel provare rimorso e senso di colpa, silenziosamente pregai Dio: “Oh Dio Onnipotente, capisco che ogni cosa che fai è per salvarmi e guadagnarmi. Odio il fatto di essere così ribelle, cieco e senza umanità. Ti ho sempre frainteso e non ho rispettato la Tua Volontà. Oh Dio, oggi la Tua parola ha risvegliato il mio cuore e il mio spirito intorpidito e mi ha fatto comprendere la Tua Volontà. Non voglio più avere i miei desideri e le mie esigenze; voglio soltanto sottostare alle Tue disposizioni. Anche se devo patire ogni genere di difficoltà, continuerò diligentemente a collaborare con Te e Ti renderò testimonianze risonanti attraverso le persecuzioni di Satana. Cercherò di allontanarmi dall’influenza di Satana e di vivere le sembianze di un uomo reale per soddisfarTi”. Dopo aver pregato, compresi le buone intenzioni di Dio, sapevo che qualunque situazione Dio mi avesse permesso di sperimentare, era il Suo grande amore per me e per la mia salvezza. Perciò, non avrei più pensato di ridimensionare o fraintendere Dio. Sebbene la situazione fosse sempre la stessa, il mio cuore era veramente pieno di gioia e di piacere; sentivo che era un onore e un orgoglio poter patire difficoltà e persecuzioni a causa della mia fede in Dio Onnipotente, ed era un dono unico per me che ero una persona corrotta; era una speciale benedizione e grazia di Dio per me.
Dopo aver trascorso un anno di stenti in prigione, mi rendo conto che sono decisamente piccolo di statura e che mi manca molta verità. Dio Onnipotente ha davvero compensato le mie carenze attraverso questo posto unico e mi ha permesso di crescere. Nelle avversità, mi ha permesso di ottenere la ricchezza più preziosa nella vita, di comprendere molte verità che in passato non avevo capito e di vedere con chiarezza l’aspetto ripugnante di Satana, il demone, e la reazionaria sostanza della sua resistenza a Dio. Riconobbi i suoi atroci crimini di persecuzione di Dio Onnipotente e strage di cristiani. Sperimentai profondamente la grande salvezza e misericordia di Dio Onnipotente per me che sono una persona corrotta, e ho sentito che il potere e la vita nelle parole di Dio Onnipotente potevano portarmi luce ed essere la mia vita, portandomi a prevalere su Satana e a uscire con tenacia dalla valle dell’ombra della morte. Analogamente, ho riconosciuto anche che
Dio Onnipotente mi conduce sul corretto sentiero di vita. È il sentiero luminoso per ottenere la verità e la vita! D’ora in poi, non importa quale tribolazione, persecuzione o pericolosa tentazione io incontri: sono disposto a ricercare la verità diligentemente e a ottenere la via della vita eterna che Dio Onnipotente mi ha dato.
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